mercoledì 17 febbraio 2016

Riflessioni sulla forma


L'altro giorno ho letto un estratto del libro sulla vita di Cindy Crawford, una delle supermodelle famosissima negli anni '90. Il volume  si trova in vendita su Amazon, e si intitola semplicemente "Becoming". Non è certo regalato, visto che bisognerebbe sborsare 55 euro per averlo, Di sicuro non è solo un insieme di belle foto patinate, se rispecchia le aspettative che l'articolo apparso sul n.6 di "Vanity fair", promette.

Si parla molto del corpo, di come esso cambi negli anni e Cindy Crawford non nasconde certo la nostalgia per il suo. O meglio per quello di quando aveva vent'anni.

credits:www.cnn.com

Tuttavia è un altro pensiero che mi ha fatto riflettere: anche per i canoni estetici dei favolosi 90s, Cindy era più formosa delle altre, in carne diciamo. Nulla di che disperare anzi, su quel fisico ha costruito la sua fortuna. Ma con il passare del tempo, le modelle sono diventate sempre più magre, e ammette che ora non entrerebbe più nella taglia richiesta, oggigiorno. Ma afferma anche:

"Il rapporto tra moda e forme è un pendolo-prima Marilyn, poi Twiggy, poi noi supermodelle, poi l'heroin chic-e i consumatori devono rendersi conto che il potere è nelle loro mani, o meglio, nei loro portafogli. Se non amano quello che vedono, possono smettere di comprare, questo o quel giornale. Perchè la moda è un business, e le cose cambiano solo quando ne va delle vendite"

Questo vale principalmente per i brand che scegliamo, secondo me. In effetti, non mi ero mai soffermata a pensarlo. Una volta ho boicottato qualcuno perchè non riuscivo a trovare la mia taglia: ma era semplicemente un banco di cinesi al mercato settimanale. Insomma, molto prima di lavorare in un negozio che vende grandi firme (come sono 90s pure io!). In effetti come consumatrice, ho il potere di non scegliere dei brand non adatti a ciò che sono: ovvero una ragazza non proprio magra.

Viviamo ormai in un mondo che ci permette di spaziare dalla moda curvy, a stili che ci si addicono di più. So che non starò mai bene con determinati vestiti e che non sarò mai una taglia 42.  Potrei passare il mio tempo a struggermi su questo, ma ho preferito da tempo accettare la mia figura per quella che è, cercare magari di migliorarmi con lo sport e non eccedere con il cibo. Ma è anche vero che il potere è nelle mani di noi, che compriamo e che scegliamo chi seguire sui social, che giornale leggere, che brand vestire. Quindi, niente lacrime o musi lunghi, ma tanta consapevolezza...

Grazie Cindy, per avermelo ricordato!

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