lunedì 18 gennaio 2016

Perchè non fare shopping in coppia


La settimana appena conclusa è stata impegnativa, e ancora più difficoltà mi ha portato l'assenza di una connessione internet nella mia magione.
Visto che sono stata colta di sorpresa, non sono riuscita a programmare i post, e quindi ad aggiornare questo blog, da lunedì.
Oggi sto usando una adsl non mia, e ringrazio pubblicamente colui che mi da una mano (mio fratello).

Ma veniamo a noi: oggi vorrei parlarvi di un aspetto del mio lavoro, che sfocia inevitabilmente anche nel privato. Non ve l'ho ancora detto: da ormai dieci anni sono una commessa, in un grande negozio di abbigliamento, e mi ritrovo da tutto questo tempo, nel reparto donna.
Assisto perciò, semi-inerme, al classico fenomeno: uomo che accompagna una donna a fare shopping. Sapete di che parlo, sul web appaiono notizie come questa:

credits:www.darlin.it


Ora, non so quali altri problemi avesse il ragazzo in questione e sono sicura che uno non si getta nel vuoto perchè esasperato dallo shopping della fidanzata (vero?). Ad ogni modo mi sono trovata spesso a parlare con gli amici, e le coppie spesso riportano aneddoti molto simili tra loro, sul fatto che, per un uomo, accompagnare una donna a comprarsi vestiti è l'inferno.
I maschi sarebbero in grado di stare ore al Bricocenter, senza fiatare, anzi divertendosi pure, ma è l'apocalisse già dopo mezz'ora di shopping con le loro compagne.

Per quanto mi riguarda, convivo con uno che sbuffava se solo mi avvicinavo ad una vetrina: ho capito subito che non sarebbe stato il caso di chiedergli di entrarci con me, in un negozio. All'inizio rinunciavo a guardare l'ennesimo paio di scarpe, e lasciavo la mia bramosia di comperare o meglio  di confronto prezzi, per un'altra occasione in cui sarei stata sola (o con un'amica). Poi, l'illuminazione: perchè non avrei potuto lasciare un secondo la sua mano, e guardarmela tranquillamente quella vetrina? Tanto, è veramente questione di poco: sono una persona decisa, e per partito preso, non faccio shopping nei giorni di festa (che comprendono anche la domenica, ricordiamolo).

Vi assicuro che la cosa funziona benissimo durante la nostra passeggiata domenicale, per il centro città. Io guardo quello che voglio, lui non si lamenta che gli faccio vedere l'ennesimo negozio di scarpe da donna. Questo metodo va ovviamente applicato anche per quanto riguarda lo shopping: non vado mai a comperare vestiti con il mio ragazzo. La trovate una cosa strana? Non direi: porta una serie di benefici. Vediamoli insieme.

  • Compero quello che veramente mi piace: nonostante stia attenta a non vestirmi in un modo che lui odierebbe, sono libera di comperare ciò di cui ho bisogno (e non). Ho visto donne rinunciare ad un maglione in cachemire che adoravano, perchè il colore non soddisfaceva il marito. Ed è un peccato.
  • Non mi vesto “troppo” femminile: le gonne corte e i vestiti che segnano le curve piacciono a tutti i maschi, ammettiamolo. Ma se possono andare bene per una cena, poi sono difficili da indossare in  ufficio. Ho notato che spesso il maschio è attratto da quei vestiti che poi non fanno sentire una donna a proprio agio, in ogni occasione. Ma al momento dell'acquisto, ci sembriamo bellissime, perchè piacciamo a lui. Risultato? L'abito resta nell'armadio e a noi servirebbe una camicetta in seta, che ovviamente non abbiamo comperato. Per assurdo accade che, in un impeto di coraggio rimettiamo la famigerata minigonna? Il suo commento sarà negativo, e noi dovremmo ricordargli che c'era pure lui, quando l'abbiamo comperata!
  • Punto sull'effetto sorpresa: è bello anche arrivare ad un appuntamento con qualcosa di nuovo, che ci sta bene e ci fa sentire belle. Lo noterà anche lui, e ci farà i complimenti per quella bella camicetta in seta (sì, ancora lei), che non ci aveva mai visto addosso.
  • Ci metto il tempo che voglio: secondo me è l'indecisione che ci differenzia dagli uomini. Il maschio di solito vede massimo tre oggetti. Tra queste tre opzioni ne sceglie una. Noi donne superata la fase “mi sta bene addosso”, dobbiamo deciderci per il colore, l'abbinamento, il tessuto: tutte cose che le aziende sanno e perciò ci propongono in maggior varietà. Questo porta via tempo, lo so. Per non parlare del fatto che “ci potrebbe essere qualcosa di meglio” nel negozio, e finchè non abbiamo provato e riflettuto, non siamo pronte all'acquisto. L uomo intanto sogna   già il divano, la birra nella mano destra, e il telecomando nella sinistra. Capite, quanto sia diverso il nostro approccio all'acquisto?

Ed ecco perchè vi esorto a provare questo metodo, e sono sicura che mi ringrazierete. Il tempo con i vostri mariti e fidanzati, si può impiegare scoprendo un interesse comune, che vi assicuro non è lo shopping sfrenato. Se siete insicure, portate con voi un'amica e affidatevi alla commessa. Non è vero che vogliamo sempre appiopparvi qualcosa, tanto per concludere una vendita.

In quanto a voi, uomini, so già che mi state dedicando una hola allo stadio. In cambio, vi chiedo solo di continuare a leggere questo mio piccolo e semi-serio spazio web e di diffonderne il verbo.





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