venerdì 8 gennaio 2016

Dopo le molestie a Colonia


Il fatto è ormai noto a livello internazionale: la notte di San Silvestro, a Colonia, circa novanta donne sono state aggredite e/o derubate ed importunate nella zona che va dalla stazione centrale al Duomo gotico.


Così anche la tanto osannata Germania, presa da modello come esempio di stabilità politica, finanziaria e sociale da parte degli altri stati dell'UE, può subire una notte di violenza, come quella trascorsa da molte donne, il 31 dicembre. Perchè è di violenza che stiamo parlando. Lo è sempre, quando una persona di sesso femminile viene anche solo importunata verbalmente. Pare che in questo caso  comunque si sia  andato ben oltre a qualche commento allusivo, poco gradito. Oltre infatti ad odiosi palpeggiamenti, ci sono state sicuramente delle rapine e almeno uno stupro. Si tratta di attacchi premeditati, e sembra che  tra i colpevoli ci siano anche rifugiati siriani e immigrati mussulmani e già si parla, giustamente, di espulsioni più rapide per chi si comporta in tal modo.

Il rapporto della polizia, parla di "frustrazione" nello scontro  con una massa consistente di individui. Su questo posso essere d'accordo: spesso le forze dell'ordine non hanno i mezzi e i numeri per contrastare tali esplosioni di violenza. Evidentemente anche in Germania. Però ci sono anche polemiche sulla mancata prontezza dell'intervento: le prime segnalazioni da alcune vittime, sono arrivate ben prima della mezzanotte.

Questi sono i fatti, ora però parliamo delle conseguenze.

Il sindaco di Colonia Henriette Reker. Credits:www.focus.de

Questa signora sorridente che vedete nella foto, è il sindaco di Colonia, Henriette Reker. Da sempre attivista per l'integrazione razziale, ha subito per questo anche un accoltellamento da parte di un estremista di destra. Oggi però, dopo il polverone che si è alzato sui social, ha dovuto anch'essa ammettere che l'integrazione nella società tedesca da parte dei rifugiati politici e degli immigrati, è ancora in fase di evoluzione. Ma non è di questo che voglio parlarvi oggi.

A quale polverone mdiatico mi stavo infatti riferendo? Come dicevo, su facebook e twitter, hanno fatto molta eco, le parole che il sindaco ha pronunciato durante una conferenza stampa. Si parlava infatti di un codice comportamentale suggerito alle coloniesi, con regole abbastanza ridicole secondo me. Va detto che in data odierna la signora Reker, ha in parte "ritrattato" dicendo che già esistevano tali raccomandazioni, da parte dell'amministrazione comunale.
Insomma, dalla padella alla brace, a mio avviso.

Vediamo ora nello specifico cosa dovrebbero fare/non fare le cittadine di Colonia, per scongiurare palpeggiamenti, rapine e stupri.


  1. Non girare per strada da sole ma in gruppo: mia mamma ha anticipato l'amministrazione comunale di Colonia di almeno vent'anni. E' da quando sono ragazza che non giro di notte per conto mio: forse è perchè abito in Italia? In Germania o altri stati europei le donne sono più libere, in quanto la sicurezza è maggiore? Forse (quando fatti come questo non le smentiscono tristemente), tuttavia a mio avviso questa semplice accortezza è purtroppo da sempre insita nel comportamento femminile. Noi donne non possiamo prendere a pugni un uomo: nella maggior parte dei casi, veniamo sopraffatte. Almeno se siamo con un'amica la sicurezza è che quest'ultima potrebbe chiedere aiuto. Sarebbe molto bello se anche nel nostro paese si potesse camminare per strada senza paura, di notte, ma non è così. Tornando al codice comportamentale coloniese, quello che sconcerta in primo luogo, è l'ovvietà del consiglio. In secondo, se tanto ovvio non è, l'amministrazione comunale ha fallito, visto che la città è insicura.
  2. Chiedere aiuto ai passanti in caso di difficoltà: anche i questo caso un consiglio piuttosto inflazionato, non trovate? A chi dovrebbe rivolgersi durante l'aggressione, una vittima, prima ancora che alla polizia? A chi passa lì vicino...dovevano dircelo loro, no?
  3. Chiedere aiuto alla polizia: certo, se magari fanno anche in fretta è meglio.
  4. Tenere a distanza di sicurezza persone dall'aspetto straniero: quale aspetto? Asiatico? Africano? Mediterraneo? E se un turista maschio è per caso nello stesso marciapiede ci si deve per forza mettere a correre e urlare? Nel mentre di un'aggressione, se passasse di lì una donna con il hiyab, potremmo chiederle aiuto, oppure dovremmo attendere una rassicurante concittadina (certa)?
  5. Non assumere in gruppo atteggiamenti che possono essere fraintesi da persone di altre culture: questa regola è la più risibile secondo me. Tipo..non dovrei girare con la minigonna, perchè offenderei una cultura che non è la mia? E se ho un tatuaggio sulla mano, devo per forza coprirmi con un guanto, nel qual caso un giapponese mi scambiasse per un membro della Yakuza? Secondo me, in casa propria, una cittadina di Colonia, dovrebbe poter assumere gli atteggiamenti che più la aggradano, a meno che non denigri con scherno la religione o l'ideologia altrui.  Non penso tuttavia,  che nessuna delle vittime avesse una maglietta con scritte o vignette che offendesse i mussulmani (in questo caso). Se invece la norma si riferisce al modo di vestirsi, ridere, pettinarsi e truccarsi, speravo che queste cose fossero state superate già con la liberazione sessuale.

Non so a cosa porterà tutto questo. Forse ad un maggiore controllo per le strade delle città tedesche (come Amburgo, dove si sono registrati casi simili). Forse un' inasprimento delle politiche di accoglienza, da parte del Bundestag (con conseguenti problemi per gli altri stati dell'UE, lasciati ancora una volta soli a fronteggiare l'emergenza immigrazione). 
La cosa che più mi fa arrabbiare, è che ancora una volta, non si da la colpa solo a chi ha usato violenza, ma si consiglia alle donne di "comportarsi bene". Sarebbe ora di finirla con questi inutili consigli, non credete?

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