mercoledì 29 novembre 2017

I preferiti di Novembre


Novembre, mese che molti mal sopportano, se ne sta volgendo al termine. Fra poco ci sarà il beneamato Dicembre, che oltre ad essere il mese del Natale, è anche quello del mio compleanno.
Devo dire la verità: io comunque il povero November, non lo odio. Sarà che sono stata a Roma ed Arezzo in ferie, sarà che al lavoro sono più tranquilla, ma ecco..lo capisco questo mese. Mi ricorda quel tipo di persona che se ne sta tranquillo a metà dell'aula, in classe, ma che poi se ne esce con una battuta che fa ridere tutti!

credits:www.canva.it


Ma ora bando alle ciancie, e via con i preferiti del mese!

  • Ombretto come eyliner. So di aver scoperto l'acqua calda, ma ho finalmente imparato a stendere tale cosmetico, sulla palpebra, come se fosse appunto un eyeliner. Come ho fatto? Posseggo la naked 2 che mi è stata regalata, e l'ultimo ombretto della serie, è appunto il nero. Con un buon pennello per occhi (meglio se è per stendere l'eyeliner logicamente), riesco a creare quell'effetto tanto bello che è il cat eye. Senza metterci un secolo, pregare tutti i santi del paradiso, e rifare la riga 10 volte. Finalmente. 
Questa non sono io, ma per capirci ecco cosa intendo! Credits: www.pinterest.it


  • Balsamo riparatore naso e labbra. Le ricette del dott. Pignacca. Durante la settimana del Black friday (vi prego, non ditemi che lo volete tutti i mesi), sono stata non solo inondata da e-mail, ma vittima mio malgrado di un violento raffreddore. Io non prendo l'influenza: no, io soffro le pene dell'inferno con fortissimi malanni simili, ma senza febbre, in modo da poter comunque lavorare, in condizioni di salute terribili. Credetemi, io sopporto il dolore, ma quello di questo mese è stato uno dei più brutti raffreddori che io ricordi. E cosa mi rimane come souvenir di questa bella settimana? Un naso rovinato, brutto da vedere. Ho però scoperto questo balsamo, dal piacevole odore balsamico, che mi sta facendo guarire il nasino più in fretta. Meno male
si può usare anche come burrocacao. Credits: www.pilogen.it
  • Bujo. Termine a me francamente oscuro, finchè non  mi è apparso tra i suggerimenti su pinterest. Ed allora mi si è aperto un mondo. Detta in maniera semplice: il bullet journal, è praticamente il modo di organizzare l'agenda, o l'insieme di appunti che si possono creare, con liste, utilizzando washi tapes, e ovviamente scrivendo bene. Io mi sto allenando in quest'ultima cosa, e ho già comperato la mia agenda per il 2018. Sul web ci sono centinaia di stampabili con liste varie, per organizzare al meglio la vostra vita, o semplicemente rendere più divertente il vostro grigio diario. Ho ovviamente una board di pinterest dedicata all'argomento. Sentitevi liberi di guardare cosa ho trovato!
Il prossimo post sarà dedicato ai consigli di viaggio, come ogni primo appuntamento del mese. E poi? beh, parlerò anche io del Natale, cosa credete? 

giovedì 23 novembre 2017

Come prepararsi al Natale e vivere felici


Mai come quest'anno il Natale sembra imminente. Appena passata la festività di Halloween le vetrine hanno iniziato a riempirsi di alberi di Natale, giaganteschi e pittoreschi Babbi natali, e perchè no, anche di idee regalo per i nostri cari.

credits via  www.canva.com


Manca ormai poco più di un mese alla festa più magica dell'anno, ma so che per alcuni di voi, l'holiday season, per dirla all'anglosassone, si tramuta in un vero e proprio incubo. Non sto parlando del Grinch e dei suoi simili, ma di persone normalissime che tra cenoni e doni a cui pensare, sbroccano di brutto. E tra questo annovero i colleghi del settore commercio, il lavoro che credo sia maggiormente esposto al nervosismo altrui, in questo periodo dell'anno.

Quindi? Come prepararsi a queste benedette feste, non dico arrivando gioiosi e gaudenti, ma almeno non decisamente stressati, al fatidico 25 Dicembre?
Ecco a voi, qualche consiglio pratico da una che lavora fino alle 19, il giorno della vigilia, e che arriva sempre comunque preparata e abbastanza rilassata, al pranzo di Natale!

  • Scrivete una lista dei regali. Si perde la magia del dono? No, non credo: provate a girare nell'ultima settimana, alla ricerca dei cadeux perfetti, magari con un budget ristretto, e poi ditemi come vi trovate. Senza parolacce, per favore. Se stabilirete invece a chi volete portare un regalo, cosa comperare e se siete squattrinati, quanto spendere, le cose si risolveranno. Scrivete tutto: è un attimo sbagliarsi e fare la stessa "sorpresa"  ogni anno, alla medesima persona. Inoltre, potete usufruire di promozioni e magari del black friday, facendo alla fine una gran bella figura.
  • Addobbate la vostra magione, ma senza esagerare. Non so voi, ma io trovo di una tristezza infinita dover togliere tutti i festoni natalizi, smontare l'albero, inscatolare il presepio, subito dopo l'Epifania. Preferisco addobbare casa con moderazione, anche se è difficile resistere e non comprare una renna gigante di cartapesta da mettere in salotto, lo so.
credits:http://masonjarcraftslove.com/


  • Decidete l'outfit per tempo. Siete del team Christmas jumper? Preferite essere più scintillanti? Non ve ne frega nulla, vi basta indossare abiti puliti e via, andare?  Qualsiasi sia la vostra inclinazione in fatto di look, cercate di decidere prima, come vi vestirete il giorno di Natale. E' un vero supplizio non sapere cosa mettere, mentre probabilmente i vostri cari saranno tutti agghindati. Se avete intenzione di indossare una semplice felpa, fate in modo che il 25 di dicembre, essa non riposi in fondo al cesto della biancheria da lavare, ma che si trovi nel vostro armadio, pulita e magari stirata. Se avete invece scelto un abito con pailettes, o una camicia leggera, decidete in tempo quale pull abbinare, per non morire di freddo già al primo antipasto. Organizzazione ragazzi miei, organizzazione.
credits: www.hercampus.com

  • Chiaritevi con qualcuno a cui tenete, e avete litigato. Perchè è davvero triste non scambiarsi nemmeno gli auguri di rito, se si è arrabbiati, e magari ritrovarsi alle riunioni familiari con diversi musi lunghi in tavola. Il malumore non aiuta le partite di risiko, e nemmeno il vostro stress, vi abbandonerà in tal caso..
  • Curate voi stessi. Cercate di non strafogarvi, che tanto lo farete durante il pranzo di Natale. Arrivate con i capelli (e barba, se siete maschi) in ordine, per il cenone della vigilia. Riposate, se ce la fate, perchè con un buon sonno si affrontano di più i momenti stressanti.
E dopo quest'ultimo consiglio alla Studio Aperto, chiedo a voi se avete qualcosa da dirmi per aiutarmi ad "affrontare con serenità" il momento più magico dell'anno!

martedì 21 novembre 2017

The Place, una recensione


La settimana scorsa, dopo tempo immemore, sono stata al cinema. Ultimamente devo dire che diserto le sale cinematografiche, un po' perchè non erano usciti film che mi interessano particolarmente, un po' perchè comunque i prezzi dei biglietti, sono sempre più alti.

"The Place", l'ho però notato subito dal trailer. Un film corale, con una decina di attori italiani piuttosto famosi. Il regista Paolo Genovese, dopo il successo di "Perfetti sconosciuti" (che io non ho visto, probabilmente sbagliandomi), ha avuto l'idea per questo film dalla serie statunitense "The Booth and the End", e devo dire che la pellicola ha  in effetti un' aria un po' internazionale. Il bar dove si svolge l'intera storia, sembra una di quelle tavole calde americane, che siamo abituati a vedere nei film, affollate di giorno e poco frequentate la sera. Valerio Mastandrea, interpreta un misterioso uomo, che in cambio della realizzazione di un desiderio, chiede a otto personaggi di portare a termine un compito. Questa missione, assegnata dopo aver consultato un'agenda dove l'uomo prende appunti può essere terribile, oppure apparentemente semplice, ma in quasi tutti i casi, assurda. Non voglio spoilerare, quindi non vi dirò altro.

La locandina del film credits: www.urbanpost.it

Gli attori mi sono piaciuti molto, da Sabrina Ferilli, che interpreta la barista del bar "The Place", al meccanico Rocco Pappaleo, il personaggio che secondo me subisce il cambiamento più significativo durante il film. Ma potrei menzionarli davvero tutti, perchè secondo me, sono stati veramente tutti nella parte. Credo che la storia potrebbe benissimo prestarsi per uno spettacolo teatrale, ed in quel caso, andrò sicuramente a vederlo. L'unico appunto può essere il fatto che il film si svolge solamente in un luogo, cosa che a me non ha dato fastidio, ma che a mio marito ad esempio non è piaciuto.

"The Place" è comunque una pellicola che ci costringe a porci delle domande, pur non essendo tragica. Cosa saremmo disposti a fare, per salvare un nostro caro da una malattia degenerativa? Fin dove ci spingeremmo, per rimediare agli errori passati? Nel quotidiano siamo spesso di fronte a delle scelte, ma  queste non ci procurano gravi danni, o cambiano radicalmente situazioni spiacevoli. Ma quando ci troviamo in apparente balia del fato, lo siamo veramente, o possiamo cambiare il nostro destino? E di quante persone non ci importerebbe nulla e del loro dolore, se danneggiandole vedessimo realizzato il nostro più grande desiderio?

 Chi e' l'uomo interpretato da Mastandrea? La mia idea l'ho maturata, vorrei sapere la vostra, quando vedrete "The Place", un film molto bello, che consiglio.

martedì 14 novembre 2017

Perchè l'Italia non vive di turismo?


Una settimana fa circa, alcuni turisti asiatici a Venezia, hanno pagato 560 euro per un pranzo a base di aragosta e ostriche. Ritenendo il conto troppo salato, hanno scritto poi al sindaco dell città, Luigi Brignaro, che si è schierato a favore del ristoratore, dando del "pezzenti" ai suddetti viaggiatori, in quanto secondo lui dovevavano pagare, e imparare un po' di italiano, oltre tutto.

Questo mi ha fatto riflettere, anche grazie alla discussione che si è accesa nella bacheca facebook  di un amico. Ovvero...ho  trovato l'episodio dei turisti asiatici di per sè, divertente. Una persona ordina cibo notoriamente costoso, a due passi da San Marco, senza curarsi di informarsi del prezzo e poi si lamenta  del conto salato. Il siandaco, invece che tentare di calmare gli animi, magari dicendo le stesse cose in maniera dipolatica, getta benzina sul fuoco, offendendo i turisti. Insomma, c'è da ridere per non piangere!

credits:©[Unsplash] via Canva.com, fonts by Canva.com


 E tutto questo accade in Italia, uno stato che potrebbe non dico vivere di turismo, ma procurarne un introito ben maggiore di quello che in relatà gli frutta.
Quindi la mia domanda è..dove stiamo sbagliando? E' da un po' di tempo che me lo chiedo e devo ammettere che qualche idea me la sono fatta. Mi piace molto viaggiare, e per mia fortuna sono stata più volte all'estero. Ho osservato, e da viaggiatrice vorrei darvi il mio parere.

Per prima cosa, abbiamo un mare bellissimo, e l'abbiamo inquinato. Almeno, se vedete le acque limpide della Croazia, e quelle della vicina laguna veneta, si capisce che qualcosa è andato storto, in quest'ultima. Un altro esempio può essere l'incuria in cui versa Pompei: in nessun altro posto al mondo c'è un patrimonio storico simile, e noi lo lasciamo cadere a pezzi? Sembra che manchiamo di quella   consapevolezza che ci aiuterebbe a capire quale  tesoro tra natura e storia, il nostro paese è in grado di offrire. Molti di noi sono esterofili, e trovano che al di fuori dei nostri confini, le mete siano più appetibili, ma in realtà, non sfruttiamo al 100% quello che il nostro paese offre.

La malgestione di questa enorme risorsa e dei fondi ad essa detinati, è palese. Ma spesso ci accontentiamo di lamentarci del politico di turno, per poi magari non tentare di cambiare la situazione (parlo in generale, lo so). Vero è anche che in Italia, a parte certi episodi risibili come quello avvenuto a Venezia, i prezzi sono davvero troppo alti. Spesso mi capita di dare un occhio ad alberghi e anche sì, a siti archeologici e musei e capire che non è del tutto fattibile, almeno per una famiglia, viaggiare nel Bel Paese. Senza spendere una fortuna, sia chiaro.

Infine, mi rincresce dirlo ma spesso l'attenzione al cliente passa in secondo piano. Ci lamentiamo di quanto altre mete balneari estere  siano concorrenti spietate. Ma quante volte avete visto una spiaggia attrezzata per i cani, nelle nostre spiagge? E questo è solo un esempio: in certi luoghi sembra che il turista sia visto quasi come una scocciatura (vero, Brignaro?).

Insomma, la strada è ancora lunga, secondo me. Quasi come tutto lo stivale. E voi cosa ne paensate?

venerdì 10 novembre 2017

Essenziali per lo stile francese, secondo me


Ci sono pochissime certezze quando si viaggia: se non hai la carta d'imbarco, non salirai su quell'aereo. Se lasci a casa la carta di credito e hai pochi contanti sei nei guai. La cucina italiana è la migliore al mondo, e se vai in Francia, devi ricordarti di vestirti bene. Almeno, per me queste sono  inequivocebili verità, e sono sicura che ognuno di voi ha le proprie.



Ma per quanto riguarda la Francia e il vestirsi bene, quanto è vero che non mi piacciono le escargot (sì le ho assaggiate, quindi sò di che parlo)non transigo. E' l'unico paese al mondo dopo la mia  madre patria, in cui mi rendo conto che andrò incontro a persone vestite meglio di me. Perchè senza nulla togliere agli altri bellissimi posti che ho visitato, l 'attenzione quasi maniacale al look, viene data solo in Italia e Francia. Come avrete capito con "vestirsi bene", non intendo affatto il mero coprirsi dalle intemperie, che imperversano nelle strade parigine. Ho in mente lo stile bohemienne ma estremamente curato di molte donne francesi, con i loro capelli un pò scompigliati, ma l'eye liner steso sulla palpebra alla perfezione. Con quel "je ne sais pas", che le fa sembrare poco appariscenti ma bellissime.Con le loro scarpe bellissime e l'iinata classe, che le rende imitate da tutto il mondo.

Ci sono decine di libri sull'argomento, e anche il web abbonda di articoli in merito, quindi quello che vi dirò io, è ciò che in tanti anni di osservazione ho compreso dello stile francese. Vi farò leggere i miei essenziali, per avere un'allure che ricorda le  tanto ammirate, french fammes. Da dove ho appreso queste nozioni? Beh sono una commessa seria e cerco di tenermi informata..non vorrei mai fare scena muta, se qualcuna mi chiede di Ines de la Fressange!

  • La maglia a righe orizzontali. Forse un po' stereotipata, ma è la prima cosa che mi fa venire in mente il french style. Tra gli altri grandi classici annovero pure il baschetto (nero o rosso, anche se io l'ho comperato grigio)e il maglioncino a collo alto, nero.
credits: www.pinterest.it

  • Scarpe basse: ballerine o mocassini e stivaletti. 
  • Le camicie  magari con una piccola fantasia e con il colletto a fiocco, e per me è subito Parigi.
  • Il cappotto o il capo spalla, strutturato e con tessuto di buona qualità, magari blu. Ne ho visti di molto belli in Francia!
  • Il chiodo, fa tanto rocker ribelle, ma è un capo indossato spesso da Emanuelle Alt !
  • No logo. Forse non tutti sanno che oltralpe, mostrare una scritta vistosa che indica il brand che si indossa, è poco elegante. Ecco perchè anche negli streetstyle, non troverete mai ingombranti loghi sui capi di abbigliamento.
  • Il wrap dress, ovvero l'abito vestaglia, incrociato. Magari con una piccola fantasia, anche corto.
credits:http://www.sewyourtv.com

  • Il pantalone stretto (jeans) o dal taglio sartoriale.
  • Un piccolo foulard
credits:www.pinterest.it

  • I capelli non troppo pettinati, anzi scompigliati ad arte!
Questo è quello che secondo me, può aiutarci ad avere uno stile molto parisienne, ma fatemi sapere, se ho dimenticato qualcosa!

martedì 7 novembre 2017

Travel tips: come risparmiare prenotando un viaggio



Inizia oggi travel tips, una nuova rubrica che scriverò sempre, come primo post del mese.
Ecco quindi i miei consigli sui viaggi: ho la fama infatti di essere stata in giro per il mondo anche se credo a volte, di non meritare tale considerazione. In effetti nel corso della mia vita ho viaggiato e tutt'ora se posso, mi piace visitare qualche città che non conosco, ma so che c'è ancora tanto da scoprire. Datemi solo il tempo (per i soldi, vediamo come si può risparmiare).

credits: ©[Arcaion from CC0] via Canva.com, fonts by Canva.com


Oggi infatti, vorrei darvi qualche indicazione, su come spendere il meno possibile in fase di prenotazione del viaggio o della vacanza dei vostri sogni, sperando di esservi utile.

  • Chi fa da se fa per tre. Non me ne vogliano i miei amici, titolari di agenzie di viaggio: sono convinta che il loro business, resisterà anche dopo questo mio consiglio. In effetti, spesso se ci rivolgiamo ad un'agenzia ci vengono proposti pacchetti con proposte di vacanze costose. I tour operator devono giustamente guadagnare per il loro lavoro, e le strutture di un determinato gruppo possono non essere le più economiche. Quindi è necessario  imparare a fare da soli, può ridurre drasticamente le spese in fase di prenotazione.
  • Occhio a quando visionate i voli: mi è capitato di vedere che il prezzo aumentava, se mi collegavo con lo stesso device. Consiglio quindi di ri-connettersi allo stesso sito della compagnia aerea, con la modalità di navigazione in icognito. Secondo alcune statistiche, è più conveniente per prenotare un volo  il martedì, possibilmente dopo le 23. Se la vostra partenza è prevista di domenica, purtroppo avete scelto proprio il giorno più costoso della settimana. Altre statistiche in merito, si possono trovare sulla pagina di skyscanner .
  • Aiutatevi con le app. Non sapete dove andare? Volete confrontare molti voli ma avete poco tempo a disposizione? Le app come skyscanner o volagratis sono utili in tal senso. Ultimamente uso molto l'opzione vola "ovunque": immettendo la data e il luogo di partenzasullo spazio di ricerca, posso vedere dove effettivamente sarebbe più economico andare.
  • Non scegliete solo l'alta stagione, ma se vi è possibile, visitate la vostra meta anche negli altri mesi dell'anno. Ovviamente attenzione alle condizioni climatiche del luogo, per non rovinarvi la vacanza!
  • Prenotate con anticipo, se sapete già di avere un determinato periodo di vacanza!
  • Scegliete tra vari alberghi: anche in questo caso ci sono parecchi siti a vostra disposizione, che propongono anche programmi fedeltà. Tuttavia non è da escludere  il fatto di chiamare direttamente un hotel: a volte si possono spuntare offerte vantaggiose.
  • Attenzione al bagalio. Se ci pensate, non occorre portarsi via tutto il guardaroba. Cercate di limitare il peso delle valigie, poichè molte compagnie aeree low cost, fanno pagare maggiormente i bagagli pesanti e da deporre in stiva.
  • Seguite la moda. Ebbene sì. Ho notato che più è fashion uno stato, più vengono proposti voli per quella destinazione. Infatti sono stata in Danimarca sull'onda dello hygge!
  • Controllate quanti gradi ci saranno nel luogo di vacanza: questo vi farà risparmiare al vostro arrivo, ma di questo parleremo nel prossimo post di travel tips!!!!
Avete qualche altro trucco da insegnarmi? Come sempre sono pronta ad imparare qualcosa di nuovo!